martedì 21 febbraio 2017

Roadmap per un congresso

Oggi la Direzione Nazionale del PD proverà a trarre le conseguenze da quanto deciso nella ultima riunione dell'Assemblea Nazionale prima del suo scioglimento, avvenuto e proclamato domenica 19 febbraio 2017.
Deciso in realtà è forse impreciso: tutto si è svolto per incastro naturale, a norma di Statuto Nazionale. Matteo Renzi si è presentato dimissionario all'Assemblea e non è quindi, già dalla mattina di domenica, più il segretario del PD: gli appelli a lui rivolti dagli scissionisti valgono, dal punto di vista formale e sostanziale, tanto quanto gli appelli rivolti all'ultima persona che si è iscritta al PD in questi giorni, se ne esiste una dotata di masochismo così spiccato (ma passerà il momento).
Nessuno si è candidato, nel tempo fissato dal Presidente Orfini, a svolgere la funzione di segretario reggente, "à la Epifani del 2013". Certificato questo, il congresso è stato automaticamente indetto, a norma di statuto appunto, e si dovrà concludere entro e non oltre la data del 19 giugno 2017, quattro mesi appunto. A norma di Statuto che non è più modificabile ormai da una Assemblea (organo legislativo) che è stata sciolta e non sarà più convocata.

il manifesto delle scorse primarie
Le richieste (che ometterò di aggettivare) che i cosiddetti scissionisti rivolgono al segretario uscito (non uscente, uscito, ormai) non hanno più nemmeno ragione d'essere: infatti Matteo Renzi con ogni probabilità non parteciperà nemmeno alla Direzione, con gesto che sarà sicuramente tacciato come arrogante (ma lo sarebbe stato anche il suo contrario, quindi ce ne faremo una ragione) ma che almeno renderà plastica la sua condizione di semplice iscritto, al momento. Futuro candidato segretario, non c'è dubbio, ma tant'è.

Detto questo io auspico che alchimie ed alambicchi trovino una formula che consenta anche a chi si è spinto troppo oltre (rispetto alle proprie reali intenzioni, non è un giudizio di merito) di trovare la soddisfazione che gli consenta un lancio stampa del tipo "avendo ottenuto che la data delle primarie per il segretario non si faccia il giorno x, quando era prevista la cresima di mio nipote, posso dire con soddisfazione che resterò nel PD". Ma tant'è: quattro mesi al massimo sono previsti, e quattro mesi al massimo dovranno essere.


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